La tabella sotto riportata evidenzia come sia poco utile l’introduzione di una nuova tassa patrimoniale se non si riforma l’attuale sistema fiscale. L’esempio evidenzia come equità e progressività siano ancora distanti dai principi costituzionali, aggiungere senza riformare non è la soluzione. Abbiamo sottoposto lo stesso livello di reddito imponibile alla diversa tassazione prevista dalle attuali normative, notiamo immediatamente quanto sia penalizzante il nostri sistema di tassazione per il lavoro, sia autonomo che dipendente, rispetto alla tassazione riservata alla rendita finanziaria.
Tipologia di reddito:
|
Dipendente
|
Autonomo
|
Rendita finanziaria
|
Reddito imponibile
|
100.000
|
100.000
|
100.000
|
Imposte
|
38.600
|
38.600
|
20.000
|
Reddito netto
|
61.400
|
61.400
|
80.000
|
Reddito imponibile
|
50.000
|
50.000
|
50.000
|
Imposte
|
16.368
|
16.425
|
10.000
|
Reddito netto
|
33.632
|
33.575
|
40.000
|
Reddito imponibile
|
35.000
|
35.000
|
35.000
|
Imposte
|
9.801
|
10.031
|
7.000
|
Reddito netto
|
25.199
|
24.969
|
28.000
|
Su 100 mila euro di reddito
imponibile la tassazione media per il lavoro dipendente ed autonomo arriva al
38,6% contro il 20% riservato alla rendita finanziaria: una tassazione quasi
doppia. La distorsione del sistema è presente già su un reddito di 35 mila euro,
siamo infatti ad una maggior tassazione sul lavoro pari al 40% rispetto allo
stesso reddito derivante da rendita finanziaria. Pensate in dieci anni gli
effetti sulle persone in carne ed ossa in termini di ricchezza accumulata solo
per gli effetti della diversa tassazione.
Nessun commento:
Posta un commento