lunedì 18 febbraio 2013

A PROPOSITO DI REDDITOMETRO.
Nonostante i  genitori  lo disconoscono (Berlusconi e Tremonti approvarono la legge nel 2010 ed il Governo Monti il decreto attuativo nel 2012) il nuovo redditometro entrerà in funzione  per verificare le dichiarazioni dei contribuenti a partire dall’anno d’imposta 2009 e poi a seguire. Sulla base di un’analisi più attenta degli addetti ai lavori, lo strumento sembra meno grezzo ed invasivo rispetto al vecchio redditometro; inoltre le prime indicazioni date dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate il famoso Befera,  lo strumento servirà per verificare quelle dichiarazioni che si discostano di oltre 12 mila euro tra reddito accertabile e dichiarato, ed avendo indicato in circa  35 mila i controlli da effettuare annualmente, ci pare di poter dire che sarà utilizzato come strumento di selezione per andare a chiede chiarimenti a quelle situazioni veramente eclatanti. Anziché rinnegare o far finta di nulla, sarebbe meglio che chi ha governato e chi governerà si prodigasse affinchè i tecnici del Ministero si confrontino meglio e di più con i professionisti che quotidianamente si occupano di fisco e dichiarazioni dei redditi, forse i rapporto tra contribuenti e fisco potrebbe migliorare e la politica potrebbe riconoscere  i propri provvedimenti.

Nessun commento:

Posta un commento